Di cosa parliamo quando diciamo “cancro infantile”?
La Rubrica “Parliamo di cancro infantile” è a cura di Maricla Pannocchia.
Fondatrice e Presidente dell’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, è anche scrittrice e attrice.
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Definizione della parola “cancro”: Tumore maligno che ha la tendenza a diffondersi rapidamente sia per infiltrazione locale sia per via linfatica e venosa; pur essendo più appropriato per i tumori di origine epiteliale, il termine viene usato genericamente per indicare un tumore molto aggressivo.
Definizione della parola “infantile”: Attinente all’infanzia: età, asilo, letteratura i.; grazia, ingenuità i.
Di cosa parliamo, dunque, quando diciamo “cancro infantile”? Spesso le persone pensano che con il termine “cancro infantile” intendiamo un’unica malattia ma non è così. Esistono dozzine di tipi di cancro e numerosi sottotipi. I più comuni sono: le leucemie (tra queste, la leucemia linfoblastica acuta), i tumori del sistema nervoso centrale e i linfomi.
In Italia ogni anno si ammalano di cancro circa 1.500 bambini (fascia d’età 0-14 anni) e 900 adolescenti. Le possibilità di guarigione variano molto da un tipo di tumore all’altro: negli ultimi anni si sono raggiunte buone possibilità di guarigione per i giovani pazienti affetti da leucemie e linfomi mentre per i tumori solidi (principalmente per quelli cerebrali, i sarcomi e i neuroblastomi) le percentuali di guarigione rimangono basse.
Generalmente non è possibile fare prevenzione sul cancro infantile ma è estremamente importante fare diagnosi precoce. Nei sei anni da cui ho fondato l’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro ho conosciuto tanti ragazzi che sono arrivati tardi alla diagnosi; questo spesso perché i loro sintomi sono stati sottovalutati dal medico di base, o anche da un medico specialista. Non è infrequente che siano i ragazzi stessi, o i genitori, a dover insistere per avere esami più specifici. La diagnosi precoce non solo può fare la differenza fra la vita e la morte, ma può anche significare che il bambino o il ragazzo dovrà sottoporsi a trattamenti meno aggressivi e per un periodo più breve. Tuttavia, è importante sottolineare come la maggior parte delle persone tenda a non pensare al cancro infantile e dell’adolescente, se non conosce nessuno che ne è colpito. Questo comportamento è normale, è una forma di protezione per sé stessi e per i propri cari ma fingere che il cancro infantile non esista, o credere che sia qualcosa che “succede solo agli altri”, non aiuta a prevenirlo, tutt’altro: esserne consapevoli e informarsi al riguardo è il primo, fondamentale passo.
La F.I.A.G.O.P. (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica) ONLUS ha redatto una lista dei più comuni sintomi del cancro infantile e dell’adolescente – che trovate al termine di questo articolo – che dovrebbe essere divulgata fra le famiglie, nelle scuole e nelle Università, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e di aggregazione giovanile… Gli adolescenti in particolare spesso arrivano alla diagnosi più tardi rispetto a un bambino; questo perché i ragazzi tendono a parlare meno con i genitori e a tenere per sé eventuali dubbi e preoccupazioni. Tendono, inoltre, a sentirsi invincibili e indistruttibili e a prendere alla leggera eventuali anomalie. E’ fondamentale che gli adulti (genitori, insegnanti, allenatori sportivi…) istruiscano i ragazzi sul prendersi cura di sé e sul non avere paura di parlare con un genitore e rivolgersi a un medico nel caso in cui notino qualcosa di sospetto…
Dunque, di cosa parliamo quando diciamo “cancro infantile”? Non parliamo soltanto di bambini o ragazzi, calvi e sorridenti durante una qualche attività ricreativa, ma scoperchiamo un mondo fatto di dolore, morte, resilienza, coraggio e ingiustizia. Per avvicinarci a questo mondo, il primo, necessario passo è quello di essere consapevoli di cosa intendiamo davvero nel pronunciare queste due semplici parole.
I segnali del cancro infantile da tenere d’occhio (fonte: F.I.A.G.O.P.):
- Pallore, lividi o sanguinamento, dolore esteso alle ossa.
- Tumefazioni o gonfiore – soprattutto se indolore e senza febbre o altri segni d’infezione.
- Inspiegabile perdita di peso o febbre, tosse persistente o mancanza di respiro, sudorazione notturna.
- Modifiche dell’occhio – pupilla bianca, insorgenza di strabismo, perdita visiva, lividi o gonfiore intorno agli occhi.
- Gonfiore dell’addome.
- Mal di testa, soprattutto se insolitamente forte e/o persistente, vomito (soprattutto al mattino presto o tendente al peggioramento nei giorni che passano).
- Dolore alle ossa o alle articolazioni, gonfiore senza traumi o segni d’infezione.
Se hai uno o più di questi sintomi si richiedono accertamenti.