Una questione familiare [Femminismo. Cose buone e giuste]

di Letizia di Gennaro – 

 

Da sempre il patriarcato ha stabilito precisi ruoli sociali nei contesti pubblici e privati. Da una parte esiste lo stereotipo della donna casalinga che si prende cura della casa, dei propri figli ed è fedele al marito. Dall’altra c’è lo stereotipo dell’ uomo forte, autorevole, che si prende la responsabilità economica di tutta la famiglia e non può permettersi di non portare a casa la ‘pagnotta’.


Grazie alle battaglie portate avanti dal femminismo nel corso degli anni, è avvenuto un cambio di prospettiva, ed è possibile sperare in un cambiamento positivo e funzionale nelle nuove generazioni. Le donne possono lavorare e alcune ottengono importanti ruoli di successo, non rubando nulla di più alla controparte maschile, che di fatto ha ancora il coltello dalla parte del manico. E forse è esattamente questo il nocciolo della questione.
Spesso, soprattutto in questo delicato periodo di emergenza che il mondo sta vivendo, si nota un divario enorme di responsabilità all’interno delle famiglie. Molte donne percepiscono addosso un carico eccessivo di obblighi e doveri nei confronti della propria famiglia e non riescono a gestire al meglio lo stress causato dal lavoro. Gli uomini non sono più abituati a fare i padri e per alcuni non è tollerabile, perché li renderebbe ‘meno uomini’ agli occhi della società, che li esige forti, coraggiosi e impavidi. Questo può causare gravi crisi all’interno di molte coppie, inconsapevoli delle varie mancanze l’uno dell’altro. Purtroppo, non si lasciano andare retaggi culturali rigidi e di vecchio stampo e si porta avanti una mascolinità tossica che non consente agli uomini di esplorare le proprie emozioni e di conseguenza alle donne di mostrare il proprio talento al di fuori della sfera familiare. È discriminatorio per tutti coloro non si identificano in questo stereotipo, o che sentono di avere una fluidità di genere molto forte. Questo li renderebbe meno uomini? Se le donne pensassero più alla carriera, lasciando i figli ai padri, sarebbero delle pessime madri? La risposta è una sola, no.
Quando si smetterà di credere che il femminile è bello solo sulle donne e il maschile è una ‘roba da veri uomini’, allora ci si avvicinerà al raggiungimento di una società paritaria, dove finalmente le donne non si sentiranno più in colpa per essersi dedicate solo ad impegni lavorativi e gli uomini potranno cambiare pannolini ai figli giorno e notte, senza che questo intacchi la loro virilità.

 

Un pensiero riguardo “Una questione familiare [Femminismo. Cose buone e giuste]

  • Maggio 30, 2020 in 3:17 pm
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    Condivido su tutto, bisogna smettere di pensare che se le donne pensano più alla carriera lasciando i figli ai padri non sono madri cattive, anzi. E bisogna smettere con sta cosa del “maschile” che deve solo portare a casa la “pagnotta” e basta e che invece la donna deve fare tutto e invece, può essere anche viciversa, gli uomini possono fare quello che fanno anche le donne, cambiare pannolini, dargli il biberon e le donne pensare anche un po’ a loro stesse senza sentirsi in colpa.

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